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Conferenza dei sindaci costa d’amalfi- Altro pastrocchio: esclusione del Comune capofila Cava dei Tirreni sull’argomento dell’azienda consortile per i servizi sociali: tra anomalie e critiche

È stata convocata per lunedì 11 novembre alle ore 18:00, presso il Comune di Furore, la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, sotto la guida del sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, figura di spicco del Partito Democratico. Tra i temi all’ordine del giorno figurano importanti decisioni sull’Azienda Consortile Servizi Sociali, con aggiornamenti da parte del sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, presidente dell’assemblea dell’azienda consortile. La convocazione è stata indirizzata a tutti i sindaci della Costa d’Amalfi e, per conoscenza, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al suo vice Fulvio Bonavitacola, anche se non è chiaro il senso di questo invio per copia conoscenza, dato che il sindaco di Cava dei Tirreni, capofila dell’Azienda Consortile, non è stato incluso. Questa esclusione ha sollevato critiche, suscitando dubbi sulla trasparenza e sul significato dell’incontro.

L’assenza del sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, rappresenta un’anomalia, data la rilevanza di Cava come comune capofila nell’Azienda Consortile. La scelta di una Conferenza dei Sindaci – anziché una convocazione ufficiale dell’assemblea dell’Azienda Consortile, come previsto dallo statuto – ha sollevato interrogativi sulla rappresentatività dell’incontro. Questa gestione selettiva, sotto la guida di Della Monica, lascia ipotizzare tensioni con Cava, probabilmente legate a dissapori recenti.

Un aspetto che sembra aver acuito le divisioni è la recente elezione del Consiglio di Amministrazione di Ausino, la società di gestione del servizio idrico. Durante il rinnovo della presidenza, Servalli aveva sostenuto l’attuale presidente Agrusta, mentre Della Monica aveva manifestato interesse per la stessa posizione, aspirando a diventare presidente di Ausino. Questa divergenza ha lasciato tracce di risentimento, alimentando un clima di tensione e sospetti che pare riflettersi anche nella gestione della Conferenza dei Sindaci.

La Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, sotto la direzione di Fortunato Della Monica, sembra aver optato per una convocazione selettiva, escludendo Cava. Questa scelta, in assenza di una riunione dell’assemblea consortile, rischia di delegittimare il ruolo di Cava e compromettere il valore istituzionale della riunione. Non convocare l’assemblea consortile per una questione rilevante come quella dei servizi sociali fa emergere dubbi su principi di trasparenza e inclusività, lasciando percepire la riunione come una sorta di “motto carbonaro” tra pochi sindaci, senza consultare adeguatamente tutte le realtà coinvolte.

In una situazione di tali tensioni e divergenze, una presa di posizione chiara da parte di Paolo Vuilleumier e Fortunato Della Monica appare fondamentale per ristabilire la fiducia e la collaborazione tra i comuni della Costa d’Amalfi e Cava dei Tirreni. Trasparenza, partecipazione e rispetto delle procedure sono essenziali per garantire una gestione condivisa e nell’interesse di tutti i cittadini coinvolti, evitando di trasformare l’incontro in una semplice formalità priva di rappresentatività.

L’assenza di una convocazione formale e la gestione della Conferenza dei Sindaci sembrano porre in secondo piano i principi di partecipazione e correttezza istituzionale, rischiando di apparire come una “riunione carbonara”, una decisione assunta senza consultare adeguatamente tutti gli enti coinvolti. In un contesto così delicato, una presa di posizione chiara da parte del presidente dell’assemblea Paolo Vuilleumier e del sindaco Fortunato Della Monica appare fondamentale per ristabilire la fiducia tra i comuni e per garantire un percorso di gestione condiviso e trasparente nell’interesse di tutti i cittadini della Costa d’Amalfi e dei territori limitrofi.